“Il valore del bello”: il recupero del palazzo storico di SIDIEF a Roma
Un convegno tenutosi a Roma per celebrare il patrimonio immobiliare di pregio in Italia. In occasione del recupero dello storico stabile in Via Carlo Felice 69, il presidente SIDIEF Mario Breglia ha incontrato ospiti prestigiosi per parlare del “valore del bello”, che va tutelato e recuperato. Grazie alla collaborazione di Banca d’Italia sono intervenuti il DG di SIDIEF Carola Giuseppetti e Ezio Micelli, Professore ordinario di Estimo e Valutazione economica del progetto Università IUAV di Venezia.
Il recupero del palazzo ha costituito il pretesto per parlare di bellezza, il vero tema del convegno. Un concetto estetico molto importante sulla quale non bisogna mai smettere di interrogarsi, ma che oggi sembra essere andato un po’ perduto. Una bellezza che non è solo legata allo straordinario passato del Paese, ma anche a un presente in cui operatori pubblici e privati scommettono e investono in arte e cultura. Questo conferma la relazione virtuosa tra qualità dei progetti e tenuta degli investimenti.
Dare valore alla bellezza
Gli ospiti hanno analizzato il rapporto tra qualità e bellezza del patrimonio immobiliare e territoriale italiano e il suo valore, non solo economico ma sociale, ambientale e proiettato al futuro. “Il recupero dello stabile di proprietà SIDIEF situato in via Carlo Felice 69 ha costituito un’operazione molto importante per la città di Roma, frutto di una collaborazione tra pubblico e privato”. Così ha sottolineato Carola Giuseppetti, presentando il progetto di riqualificazione dello storico immobile nel quartiere San Giovanni.
“Subito dopo la liberazione – ha continuato Giuseppetti – sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza e ristrutturazione completa dell’edificio di circa 4.500 metri quadrati su sei piani. Il progetto prevede più di 50 nuove abitazioni per giovani abitanti, con soluzioni innovative”. Si tratta di una vera e propria favola, con la speranza che sia il primo di tanti interventi a tutela della bellezza immobiliare in Italia. “Una bella storia a lieto fine: una parte di città storica riconquistata al bello e un importante progetto di valorizzazione per la SIDIEF.” Il tutto senza distaccarsi dalla realtà, tenendo in considerazione i bisogni reali e immediati delle persone. “Per le famiglie che vivevano all’interno dell’edificio, radicate e conosciute nel quartiere, abbiamo proposto fin da subito una sistemazione alternativa. Sono state messe a disposizione da SIDIEF e da Enti pubblici nuove case nel quartiere e in altre zone della Capitale”.
Tutelare il patrimonio immobiliare italiano
L’operazione di Via Carlo Felice si inserisce in un contesto più ampio di tutela del patrimonio immobiliare. Come sottolineato da Mario Breglia, “un quarto del patrimonio immobiliare, residenziale e non residenziale, è di pregio e vale quasi 1500 miliardi di euro. È un asse portante del Paese e va tutelato e valorizzato”. Il convegno è stata l’occasione per presentare i dati del mercato degli immobili di alta qualità. Una panoramica che ha permesso di fare il punto sulla bellezza immobiliare i Italia, la cui tutela è un “dovere per le generazioni future”.
“Gli edifici residenziali costruiti prima del 1918 costituiscono ‘il bello’ dell’immobiliare presente in Italia e sono più di 1,8 milioni, pari al 15% del totale nazionale. Si arriva a una consistenza di oltre 1,2 miliardi di metri quadri, circa il 30% del totale Italia. Il valore totale di 1.310 miliardi di euro, il 24,5% di quello italiano complessivo”.
“Ma la bellezza del real estate nel nostro Paese non si esaurisce qui, – ha poi aggiunto Breglia -. Ci sono anche quasi 13mila tra castelli, palazzi e immobili di pregio non residenziali (il 4% del totale italiano), di cui oltre 8mila, di proprietà pubblica. 2.500 sono privati e più di 2mila di grandi proprietari (assicurazioni, banche, enti previdenziali privati, fondazioni di origine bancaria e fondi immobiliari). Nel complesso occupano più di 47 milioni di metri quadri (6% del totale), e hanno un valore di 185 miliardi di euro (17% del totale). Di questi, 88 miliardi appartengono a grandi proprietari, 73 a privati e 24 al pubblico”.