Riqualificazione immobiliare: come vendere immobili residenziali riqualificati?
Il tema della riqualificazione immobiliare è al centro del commercial real estate, in Italia così come nel resto del mondo. La ripresa e il futuro del mercato immobiliare dopo la pandemia si concentrerà proprio sugli immobili residenziali riqualificati. Ma cosa comporta la riqualifica? Come mai è così importante? Come la riqualificazione immobiliare cambia la compravendita di edifici residenziali o che diventeranno tali?
Ecco quello che c’è da sapere!
Cos’è la riqualificazione immobiliare?
Innanzitutto, c’è da fare una precisazione sulla definizione di immobili da riqualificare: infatti con riqualificazione immobiliare si intende sia la riqualificazione energetica di edifici sia riqualificazione di vecchi edifici per prepararli ad una nuova destinazione d’uso, di solito residenziale.
Bisogna partire dalle cose semplici. La riqualificazione immobiliare comprende tutti quei lavori di ristrutturazione, modernizzazione e miglioramento degli immobili. Si applica quindi a edifici già costruiti e non comprende le nuove costruzioni. Non è tanto una questione di edilizia, quando piuttosto di correzione e riduzione di sprechi e squilibri.
Questi interventi sono volti a migliorare le condizioni dell’immobile sotto tutti i punti di vista. In particolare, negli ultimi anni, grande attenzione è stata data alla riqualifica energetica, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale delle strutture.
Altro aspetto della riqualificazione riguarda il recupero e il riuso di strutture come caserme e industrie. Si tratta di un’operazione volta a valorizzare edifici dalle grandi potenzialità, che possono dare nuova vita ad un’intera zona o quartiere. Possono essere trasformati in strutture ricettive o luoghi pubblici dal grande interesse, come musei o centri culturali. La grande sfida è però recuperarli e trasformarli in immobili residenziali, evitando magari di intaccare altre aree con nuove costruzioni.
Un patrimonio da valorizzare
Recuperare aree ed edifici dismessi rientra in quel programma di valorizzazione urbana ed extraurbana di cui si parla da oltre un decennio. È un’operazione lunga e complessa, che però porta benefici sotto tanti punti di vista, sociali ed ambientali in primis. Da un punto di vista civile e culturale, trattandosi spesso di superfici molto estese, questi immobili in disuso si prestano a divenire spazi per eventi o centri culturali dall’importante valore storico.
Ma anche la loro riqualificazione in termini residenziali è molto importante. La possibilità di dare soluzioni abitative in aree spesso strategiche senza intervenire massicciamente sul tessuto urbano è un’occasione davvero importante. Industrie, caserme, aree militari ormai in disuso, si trovano spesso in zone dove la richiesta residenziale è in aumento, e le proposte sono scarse. Intervenire riqualificando i precedenti edifici, permette di creare soluzioni abitative moderne e innovative. In questo modo si migliora la qualità della vita dell’intera zona, sfruttando un potenziale molto grande ma rimasto inespresso o represso in costruzioni ormai vecchie.
Riqualificazione energetica: perché è importante?
Secondo i dati ENEA, il 40% dell’inquinamento atmosferico in Italia è causato dagli edifici. Quello immobiliare è uno dei settori più inquinanti e ad alto impatto ambientale. È stato stimato come il 17,5% delle emissioni dirette di CO2 provengano dagli immobili, residenziali e non. Non solo, ma anche a livello di consumo energetico, il 45% dei consumi finali è dovuto al settore civile. Questa situazione pone davanti una grande sfida e tanti margini di miglioramento. Il settore immobiliare deve essere uno dei principali driver di un futuro sempre più green e sostenibile.
La riqualificazione energetica rappresenta il passo decisivo in questa direzione. Le operazioni di riqualifica a livello energetico comprendono il miglioramento degli impianti, con l’obiettivo di renderli più efficienti. Un edificio ad alta efficienza energetica disperde meno energia, riducendo l’impatto ambientale e migliorando le performance dell’abitazione. Una doppia vittoria, per l’ambiente e per chi ci vive, andando a creare un comfort abitativo migliore e una spesa in bolletta minore. Altre operazioni possibili comprendono il cappotto termico e tutti i miglioramenti antisismici. Su tutti questi interventi sono presenti diversi incentivi e finanziamenti, come Ecobonus e SismaBonus, a cui recentemente si è aggiunto il Superbonus 110%.
Riqualifica e mercato immobiliare
In generale, la riqualifica immobiliare serve a trasformare l’edificio da peso a valore aggiunto. Le azioni di riqualificazione consentono di dare nuova vita e nuova linfa agli immobili. Queste operazioni sono necessarie per la ripresa del mercato immobiliare, specialmente nel periodo seguente alla pandemia. Non a caso si è parlato di “renovation vawe” post covid.
Secondo i dati ANCE, gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione muovono circa 50 miliardi di euro all’anno. Una spesa davvero ingente, a cui deve corrispondere anche un miglioramento per la vita delle persone. La riqualifica serve a dare valore alla casa, migliorandone l’appetibilità sul mercato. In questo modo costituisce un vero e proprio input alla compravendita immobiliare.
Vendere immobili residenziali riqualificati
La questione energetica si lega alle dinamiche di mercato, e gli immobili riqualificati diventano l’asset portante del commercial real estate. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, o PNRR, accodandosi al Green Deal della Commissione Europea, pone la riqualifica degli immobili come chiave per una vita migliore e più sostenibile. Le previsioni indicano che nel 2025 il 24% degli immobili in vendita sarà energicamente efficiente. E sempre per quella data, il 21% del patrimonio immobiliare italiano sarà ad alta efficienza energetica.
Cambiano le città, le case, le tecnologie; e di conseguenza cambiano le abitudini e le esigenze delle persone. La riqualifica degli immobili segue, e talvolta precede, proprio questi cambiamenti, per garantire il miglior comfort abitativo possibile. Risulta quindi chiaro come nel mercato immobiliare gli immobili riqualificati conferiscano un valore aggiunto. L’equazione è molto semplice: la riqualifica migliora le condizioni abitative dell’immobile rendendolo più appetibile per i potenziali acquirenti, e questo aumenta il valore di mercato. Nelle fasi di compravendita si potrà puntare su questa condizione di edificio riqualificato, che conferirà uno status migliore all’immobile.